L' Orologio a Pendolo

Potremo averlo visto nelle case dei nostri nonni oppure tra i vari oggetti di antiquariato o in una casa arredata con vecchi mobili dalle linee eleganti; in ogni caso, come possiamo notare, i cari e vecchi orologi a pendolo non sono più tanto diffusi; un vero peccato perchè le giovani generazioni non potranno godere della loro eleganza, né scoprirne l'affascinante meccanismo che, per lunghi anni, ha segnato il tempo in tantissime case.

Il suo funzionamento è piuttosto semplice, in quanto la misura del tempo è basata sulla regolare oscillazione di un pendolo meccanico.

Questo meccanismo è però anche la causa della rapida scomparsa degli orologi a pendoli che, infatti, sono stati superati  in precisione, prima dagli orologi al quarzo e poi da quelli atomici.

Gli orologi a pendolo continuano però a comparire, di tanto in tanto, presso alcuni amanti del genere che ne apprezzano soprattutto i tratti estetici e la loro valenza artistica.

Basta osservarne uno per capire perchè: questo tipo di orologi sono inseriti all'interno di mobili di legno di varie dimensioni che spesso sono frutto di un'abile lavorazione artigianale, il meccanismo destinato poi al funzionamento vero e proprio dell'orologio, agli occhi di un esperto, appare come una pregevole opera meccanica di grande valore.

Esistono poi orologi a pendolo di varie dimensioni, dai piccoli oggetti da tavolo fino ai grandi meccanismi da torre, ed alcuni sono anche dotati di elaborati organi musicali, particolari suonerie o parti scenografiche movibili.

Nessuno si sorprenderà quando diciamo che un meccanismo così accurato venne studiato, per la prima volta, nel XVII secolo, da Galileo Galilei; eppure, per l'arrivo dei primi orologi a pendolo sul mercato, si dovrà attendere fino al 1657 quando, in Olanda, numerosi artigiani si misero all'opera seguendo un brevetto del 1656.

La mirabile intuizione di Galileo, che osservando le oscillazioni di una lampada sospesa rimase colpito dalla loro regolarità, venne infatti indagata dallo scienziato soltanto negli ultimi anni della sua vita. Suo figlio Vincenzo cercò di portare avanti il progetto della costruzione di un orologio al pendolo, ma anch'egli non riuscì a compiere l'opera nel corso della sua esistenza, lasciando il testimone nelle mani degli abilissimi olandesi.

Come anticipato, bisogna attendere il 1656 per assistere alla presentazione del primo orologio a pendolo, i cui meccanismi vennero migliorati nel corso degli anni per accrescerne la precisione ed in merito ricordiamo che nel 1657 lo scarto tra l'ora segnata e quella esatta era di circa 5 minuti complessivi giornalieri, scesi a 2 nel 1675.

D'altra parte la precisione non è certamente uno dei motivi di vanto degli orologi a pendolo che sono divenuti celebri per la loro bellezza ancor prima che per la praticità.

Il periodo d'oro per questi orologi fu infatti il XVIII secolo, epoca nella quale grandi artigiani furono in grado di produrre opere di eccellente fattura e di grande valore, in virtù sia dei materiali utilizzati sia dei sofisticati meccanismi impiegati, senza dimenticare le suggestive sonorità che da sempre accompagnano lo scoccare delle ore.